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Sir Clive Sinclair, Grazie per averci regalato l’Home Computing

Sir Clive Sinclair

Sir Clive Sinclair se n’è andato in questi giorni all’età di 81 anni. Ma a noi piace pensare che che sia solo fuggito a nascondersi in un’isoletta remota del pacifico a preparare qualche nuova sorpresa. Una qualche nuova scatola tecnologica magica che stimoli la nostra creatività.

Lo immaginiamo in compagnia di altri giganti degli albori dell’informatica; seduto in veranda a bere una Coca con Richard Stevens a discutere di reti, o con Dennis M. Ritchie ad approfondire un qualche aspetto della programmazione.

Per i più giovani significa poco o nulla; è solo un nome come tanti. Per i meno giovani ha significato molto, anzi moltissimo.

Aver portato lo ZX Spectrum nelle case degli appassionati di mezza Europa ha dato uno spinta formidabile alla diffusione dell’informatica amatoriale.

Ciò che poi si è rivelato essere un impulso impareggiabile per far emergere nuove menti informatiche nel panorama mondiale. Quello stesso panorama mondiale oggi così ricco e variegato.

Non possiamo nasconderci che molti di noi, me compreso, hanno iniziato a muovere i primi passi nel mondo dei computer proprio con quel piccolo strano oggetto dei desideri, così a buon mercato ed alla portata di tutti.

Oggi credo che non sarei qui a scrivere questo post se non ci fosse stata la sua peculiare visione del futuro. Semplicemente, non sarebbe possibile. Già; non credo che questo post sarebbe qui ora. E anche tu che lo stai leggendo saresti probabilmente altrove a fare qualcos’altro, se non ci fosse stato un imprenditore ed inventore così audace e visionario.

Negli anni ’80 Sir Clive Sinclair è stato ciò che possiamo tranquillamente definire un pioniere che ha saputo guardare oltre l’orizzonte.

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Ha avuto la folgorante intuizione che molti di noi, all’epoca solo smanettoni informatici in erba, stavamo aspettando da tempo, anche se ancora non sapevamo esattamente cosa: qualcuno che inventasse ciò che noi oggi chiamiamo Home Computer.

All’epoca i Personal Computer erano oggetti estremamente complicati, costosi e delicati che solo qualche azienda poteva permettersi di collocare sulla scrivania di qualche dipendente più fortunato; non certo un’oggetto alla portata delle persone comuni.

Poi arrivò lo ZX Spectrum Singlair e fu un cambio di paradigma non di poco conto. Tutti potevano accedere all’Home Computing ed immergerci nella programmazione fatta in casa ed a buon mercato.

Così, molti di noi hanno accantonato qualche partita di calcetto o qualche birra con gli amici del bar, per chiudersi sempre più spesso nelle proprie stanzette a programmare come se non ci fosse un domani.

Agli inizi era solo un gioco, ma col passare del tempo qualcuno ha voluto e saputo approfondire, andando oltre il semplice passatempo.

Oggi lo ZX Spectrum Sinclair è un nobile oggetto di antiquariato che fa bella mostra di sé nella casa di qualche nostalgico del Vintage Computing.

Oggi quel computer è diventato un oggetto consegnato alla storia, insieme a molte altre invenzioni, alcune delle quali forse troppo avanti nel tempo per essere accolte con l’interesse che avrebbero meritato.

Grazie Clive.

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